martedì 28 gennaio 2014

SE CON VOI ABITA UN POLTERGEIST...

Se vostro figlio sente le voci, non fate come me.
Non pensate immediatamente che abbia lo Shining, che troverete scritto sulla porta della vostra camera REDRUM e che verrete accettati (con l'accetta) da vostro marito.

Osservate vostro figlio. Guardatelo in tutte le occasioni della sua giornata tipo:


  • se mentre sta giocando si assenta e poi replica al divano


  • se gli fate una domanda e lui si volta, aspetta un attimo e poi vi risponde


  • se il bambino vi chiede Vieni a giocare con noi, ma siete solo voi e il piccolo


  • se quando gli chiedete chi sono i suoi migliori amici lui vi elenca dei nomi che non conoscete 


  • se quando andate al lavoro al mattino la casa vi sembra in ordine e quando tornate pare sia scoppiata una bomba

  • se quando il bimbo è da solo, chiacchiera e ride come se ci fosse qualcuno


allora o vostro figlio ha un amico immaginario o voi avete un bel problema. Lo stesso che ho avuto io.

Il mio figlio quattrenne (quello piccino, rosso, con le fossette e il viso d'angelo) poco tempo fa ha iniziato a lamentarsi con suo babbo, che sentiva le voci. All'inizio, quando mio marito me l'ha raccontato, non ci ho dato troppo peso. Per i primi 5 minuti. Poi il mio primo pensiero è andato a Danny* e subito dopo al piccolo Cole** che si era trovato suo malgrado, a dover aiutare gli spiriti senza pace a trovare la luce. Siccome ne ho già due che mi fanno compagnia anche in bagno e volendo evitare che anche mio marito (che non può sentir neanche parlare di fantasmi senza venir preso da tremori, rizzamenti di pelo e scioglimenti di corpo) mi seguisse nel posticino, ho deciso di approfondire la cosa. 
Quindi senza far notare la mia inquietudine, ho chiesto a mio figlio Amore, è vero che senti le voci? Si mi ha risposto con noncuranza il piccolo pelorosso. E che voci senti, luce dei miei occhi? Non lo so, sento come un uuuuuuuu...
Rassicurata dal fatto che il bimbo avesse un tappo di cerume mi sono ripromessa di comprargli in farmacia un paio di coni scioglicerume e mi sono dimenticata della questione.
Pochi giorni dopo vedendo Pietro sulla poltrona con aria assente gli ho chiesto Amore, cos'hai? Stai male? No, sento le voci mi risponde lui. Cazz...penso io. Hai paura di queste voci? No dice.
Ecco. Appunto. Abbiamo un problema.
Veloce ricerca su internet e scopro che la migliore ipotesi che mi posso aspettare è che in casa con noi viva un poltergeist.
Leggo che gli spiriti rumorosi si manifestano con movimenti improvvisi di oggetti. Ah, penso. Allora Pietro aveva ragione quando diceva che quel Thor nell'ingresso non l'aveva scagliato lui...e pensare che l'ho anche brontolato!
Leggo ancora che gli episodi di poltergeist, tendono  ad essere accompagnati da altre manifestazioni soprannaturali come la comparsa di pozze d'acqua e di scritte sui muri fino alla produzione di voci. 
Pozze di pipì in bagno e chiazze di unto sui muri e sui vetri, valgono lo stesso?
le testimonianze sui poltergeist sono accomunate da tre caratteristiche costanti:
Gli oggetti in movimento colpiscono raramente le persone presenti o danneggiano gravemente la casa.
Le manifestazioni durerebbero alcune settimane o alcuni mesi al massimo.
Si verificherebbe quasi sempre in presenza di una particolare persona, detta persona focale, che, nella maggior parte dei casi, sarebbe in età adolescenziale. 
Pietro, la persona focale, è chiaramente più maturo della sua età...insomma, ci siamo: ho trovato la risposta ai nostri dubbi. Credo di avere le basi scientifiche per dire che con noi abiti un poltergeist.
Che ora, non è per dire, 30 anni fa avrei pagato per avere un amico fantasma, ma in questo momento storico non è proprio il massimo. 
Vero è che, se non fa male a nessuno, se mi promette che non mi metterà di nuovo in disordine la sala, anzi se volesse togliere un po' di polvere dai mobili e disappallottolare le maglie di mio marito, sono anche disposta a dargli un nome e a concedergli un posto in casa. Lo dico qui: se accetta (non con l'accetta, però) si faccia vivo. O meglio: batta un colpo. Non di notte, però che già si dorme male da sei anni a questa parte...

Se invece, vi trovaste a fare i conti con:


  • rumori notturni tipo chiavi che girano nella porta del bagno ma in bagno non c'è nessuno



  • la voce di vostro figlio che vi chiama e quando arrivate in camerina lui è lì che dorme beato



  • una musata contro la porta del bagno che pensavate di aver lasciato aperta e invece quando vi siete alzate di notte per fare il bisognino, l'avete trovata chiusa



  • vostro marito che arriva a colazione portandovi un rotolo di carta igienica intero ripescato dal water, carta igienica che chiaramente NESSUNO ha buttato nel buco



  • spade, corone e mazze ferrate dei playmobil che scompaiono e poi riappaiono nei posti più impensati, tipo sotto l'armadietto dei medicinali in bagno o nel vostro beauty dei trucchi


allora...o siete voi che state dando i numeri o con voi è venuto a soggiornare anche Beetlejuice.
Se vostro marito sospetta che stiate soffrendo di una rara demenza senile che si sviluppa in giovane età, non dategli retta: è solo perché lui ha una fifa blu degli spiritelli che popolano la vostra dimora. 
Detto questo, volenti o nolenti ci stringeremo un po' io, mio marito, i ragazzi, Beetlejuice e il poltergeist e vivremo tutti sereni e folli come siamo sempre stati...
(Comunque, che resti tra noi, sono contenta che Pietro NON abbia un tappo di cerume nelle orecchie!)

*   Protagonista del film Shining
** Protagonista del film Il sesto senso

1 commento:

  1. Sì, sì. Bel post, fa pensare. In ogni caso non sono ancora persuaso che quelle mutande da uomo zebrate taglia 48 trovate vicino al nostro letto appartengano davvero al poltergeist come stai provando a dirmi da tre giorni...

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