giovedì 16 gennaio 2014

COME SI GUARDA LA TV IN CASA NOSTRA

PREMESSA: La televisione a casa nostra si guarda poco. 
Non perché siamo dei genitori modello. 
Non perché stimoliamo i nostri bambini a leggere un bel libro piuttosto che imbambolarsi davanti allo schermo. 
Non perché riteniamo la TV un mostro che li fa crescere disorientati, asociali e turbati. 
Non di sicuro perché non ci piace. 
Semplicemente perché in casa nostra non è possibile vedere un film per intero, senza interruzioni. 

Per quel che mi riguarda, sono sempre stata appassionata: mi piacciono tutti generi. Amore, guerra, fantasy, commedie e drammoni. Addirittura ho quasi rischiato di laurearmi in Storia del cinema di Fantascienza. Penso di sapere a memoria le battute fondamentali dei capisaldi della cinematografia mondiale: da Harry ti presento Sally, a Quattro matrimoni e un funerale a Love Actually. Ma non manca all'appello BLade Runner, L'esercito delle 12 scimmie e chi più ne ha più ne metta. Se un film mi piace sono capace di guardarlo e riguardarlo anche 10 volte e di prendermi una sbandata per il protagonista.
Ma quando sono andata a vivere con quello che sarebbe diventato mio marito, per cui la tv è sempre stata poco più di un ingombrante suppellettile (o ciapa puer come avrebbe detto la mia nonna), ho cambiato abitudini impiegando il mio tempo libero in consuetudini ben più nobili come la lettura, senza abbandonare però la mia passione per la pellicola che ogni tanto fa capolino rivelando la sua astinenza.

ARGOMENTAZIONE: Dicevo, la tv in casa nostra si guarda poco. O meglio si riesce a guardare poco. Si accende la mattina per guardare le notizie dal Televideo per poi venire sequestrata dai bambini che si fanno la dose quotidiana di Pinguini di Madagascar mentre fanno colazione. Poi la sera, per non guardare i troiai che passano i palinsesti, si è deciso all'unanimità (mia e di mio marito) di guardare un film scaricato illegalmente.
Inizialmente gli accordi, perché noi siamo una famiglia molto democratica, era che si sarebbe deciso una volta cadauno un film da guardare. Dopo aver visto per due volte di seguito Iroman (quello che spara e salva tutti poi sembra morto e invece poi è sempre vivo), disposto da Pietro abbiamo definito in maniera insindacabile che potevano deliberare solo quelli dai 5 anni in su. Con diritto di rifiuto di quelli dai 35 in su.

Il cinquenne (ora seienne) riesce ad estorcere quasi sempre agli adulti il giorno di scelta. Il treenne (ora quattrenne), infatti, avendo perso ogni diritto decisionale fino alla maggiore età, si è alleato con il fratello. Quindi non so se per disinteresse rispetto al film prescelto (o Iroman quello che spara e salva tutti poi sembra morto e invece poi è sempre vivo o niente) o se per affetto e ammirazione nei confronti del primogenito, vedere un film scelto dai vecchi è diventato impossibile. 
A casa nostra, quando la visione prevede un film scelto da noi, funziona più o meno così: tutti a tavola, buon appetito piatto pulito, play, volume medio, zitti, zitti che inizia il film
Già al passaggio della casa di produzione del film iniziano le domande ma cos'è? ma è in bianco e nero? ma è piccante? ma c'è qualche budina? babbo, ma che palline però...che film brutti!
Appena inserito il terzo o il quarto boccone in bocca (più o meno verso il finale dei titoli di testa) inizia il chiacchiericcio di fondo che aumenta man mano che il film procede incrementando nei momenti clou della pellicola. Il chiacchiericcio varia a seconda delle serate: Jacopo (che normalmente alla domanda com'è andata oggi a scuola risponde bene e alla successiva Cosa avete fatto? risponde niente) trova qualcosa di importantissimo da raccontare sulla sua giornata scolastica che se non la racconta proprio in quel momento potrebbe non poterla raccontare più. O Pietro che deve far correre quella moto che ha trovato nell'ovino Kinder proprio sul tavolo facendo tutti i rumori che spettano ad una Harley Davidson. Oppure, alternativa che i miei nani utilizzano per disturbare la visione è: Mamma, interrompi un attimo...posso prendere una caramella...una, una, una? Dove la butto la carta? Mamma blocca, Pietro vieni con me, cacca! Babbo, voglio il gelato, babbo voglio la mortadella tonda, babbo acquaperfavore!!! 
FATTOOOOOO! (Pietro ha fatto la cacca, blocca, lavaggio, riparti).

Quando il film piace ai grandi si interrompe proseguendo la visione in sala una volta messi a letto i ragazzi. Più facilmente siamo costretti a pupparci nell'ordine (e l'ordine segue le passioni del seienne) tutti i film degli squali, dei dinosauri, degli squali combinati con i dinosauri, tutti i cartoni animati da Walt Disney alla Dreamworks con particolare interesse alle pellicole dove hanno fatto un cammeo le bestie suddette. Passando poi dalla Famiglia Addams a tutti i supereroi (escluso Ironman quello che spara e salva tutti poi....).
Chiaramente, quando si guarda qualcosa di loro interesse non deve volare una mosca, non si apre il frigo perché fa troppo rumore, non si può passare davanti alla tv a meno che non si riesca a transitare velocissimi di modo che i bambini non si perdano un solo fotogramma. 

Per fortuna ultimamente l'attenzione di Jacopo si è spostata su argomenti più interessanti (almeno per me!) passando alla mitologia greca per approdare ai cavalieri e affini. 
In ogni caso guardare con lui Il Gladiatore non è stata propriamente una passeggiata. 
Divano, copertina, Jacopo da una parte e Pietro dall'altra, thé in tazza: pronti, partenza via. 
Ma lui muore? Parte Pietro. Si alla fine. Ma muore contento. Guarda il film...
Ma lui chi è? continua Jacopo. E' Massimo, il gladiatore! rispondo. 
Ma non è vestito da gladiatore! 
Porta pazienza Jacopo, ora si veste da gladiatore! Siamo appena all'inizio...
E via così: Ma i leoni? 
No ci sono le tigri 
Ma questi sono cattivi? Ma l'imperatore muore? E chi lo ammazza? E come? 
300 poi è stato, se possibile, ancora peggio: Ma chi sono i buoni? Chi i cattivi? Ma sono esistiti davvero? Anche il mostro? Mamma lo blocchi che mi scappa la pipì?

Ma da ogni flagello qualcosa di buono esce sempre, a voler cercare il lato positivo: io mi sono rifatta un po' gli occhi alla vista di tutti quegli addominali favolosi messi in mostra. A mio marito è servito come stimolo per utilizzare al meglio l'AB Slide che gli ho regalato al compleanno: la sua autostima sale quando, facendo vedere il suo fisico spartano, il resto della famiglia osserva stupefatta la tartaruga! A Jacopo è servito per imparare come si scrive 300 e a Pietro come distruggere la casa con la scusa che stavano giocando agli Spartani.

CONCLUSIONI: I bambini, almeno i miei, quando gli prende un grillo diventa difficile pensare e parlar d'altro quindi è facile entrare in casa e vedere schiere di PlayMobil armati e bardati per iniziare la battaglia, o cavalieri di piombo sulle librerie pronti ad assaltare chiunque voglia prendere un libro.



Chiacchierando i discorsi sono passati dai cavalieri ai soldati ai partigiani...Mio nonno sai era un partigiano...vieni ti faccio sentire Bella Ciao.
Alla fine io e mio marito abbiamo pensato che il prossimo passaggio, per iniziare i bambini ad una coscienza politica, sarà fargli vedere 900. Jacopo mi sembra pronto. Pietro solo Dio lo sa: mal che vada andrà a raccontare alla maestra Luisa che suo babbo l'ha preso in collo e l'ha fatto girare facendogli sanguinare la testa.*



*Pietro è solito raccontare alle maestre che noi lo torturiamo cercando di farlo fuori. Una tra tutte (vista scritta dalla maestra dietro ad un disegno) Ieri sono andato al mare, ho mangiato il pesce con gli spinaci poi il babbo mi ha dato uno schiaffo perchè la mamma voleva fogarmi.



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