lunedì 3 marzo 2014

SALUTI E BACI

Un amico di Facebook ha inventato un sistema per infamare quelli che gli mandano incessantemente la richiesta di giochini vari come se non ci fosse un domani. L'amico geniale scrive "grazie dell'invito (nome e cognome di chi gli ha mandato il messaggio) ma non sono interessato a giocare a (nome del gioco)".
E' geniale: non so come ho fatto a non pensarci prima. Pare anche che stia funzionando.
Ho intenzione di fare la stessa cosa con chi non mi saluta.
No, no. Non sto scherzando. Sono seria come un quadro.

Io saluto, mio marito saluta. Jacopo risponde CIAO dopo che lo hanno salutato. A volte sorride pure. Pietro dà il buongiorno anche alla gente che non conosce, per la strada.
E' una questione di educazione. E' imprescindibile da come ti sei alzato la mattina, da come ti senti, da cosa hai mangiato la sera a cena. Se hai litigato, se ti sei bruciato con l'acqua bollente, se tuo figlio si è preso l'ennesima volta la sciolta e hai passato la notte a fargli compagnia seduto sul bidet. Basta poco: un sorriso e 4 lettere. Penso si possa fare a meno del sorriso se proprio ti sei alzato/a con il culo torto. 

Quindi:
A te che ti sei messo d'accordo con mio marito per far venire il tuo figliolo a giocare a casa nostra il giorno dopo e ti sei dimenticato dell'appuntamento. Non hai telefonato nè per scusarti nè per ringraziare di averlo fatto venire comunque, di averlo tenuto tutto il pomeriggio, di averlo foraggiato, dissetato e intrattenuto. A te che quando mi hai visto hai voltato la faccia facendo finta di non riconoscermi.
E anche alla tua ex-moglie che non solo non ha accennato all'inconveniente ma 5 giorni dopo ha mangiato seduta al mio stesso tavolo con pochi altri genitori e nonostante questo non risponde al mio ciao ma riesce addirittura ad incrociare il mio sguardo e passarmi attraverso.
Ecco: Grazie ex coniugi A. ma non sono più interessata a salutarvi.

A te, con cui lavoro ormai da quasi 2 anni che quando mi avvicino al tuo angolo neanche ti giri e fai finta di non avermi sentito continuando a pigiare F2 come se da quello dipendesse la sorte dell'intero universo. Che quando ti chiedo qualcosa rispondi sprezzante come se fossi l'unica a saper lavorare lì dentro.
A te che quando arrivi dalla mia parte dell'ufficio appoggi sbattendo i microfilm ed esci dalla biblioteca senza fare un cenno che sia uno.
Grazie S. ma non sono più interessata a salutarti.

A te che, pur essendo abituata a lavorare con il pubblico, mi vedi tutti i giorni e tutti i giorni, quando passo dal retro e ti saluto mi guardi con quel muso rincagnato e irritante e volti la faccia facendo volteggiare con un'alterigia che non ti si addice, i tuoi lunghi capelli.
A te che poco tempo fa al mio saluto mi hai risposto Buongiorno. Poi mi hai guardato con un occhio semichiuso e carico d'odio e mi hai detto bisbetica Ah. Sei tu. T'avevo scambiato per la direttrice.
Devo dedurre che mi hai salutato solo perché mi hai scambiato per il tuo superiore. Che ha 60 anni e non mi somiglia per niente. Quindi oltre che maleducata sei anche ruffiana.
Grazie P. ma non sono più interessata a salutarti. 

A te che sei stata il mio superiore per un anno prima di mandare in fallimento l'azienda. A te che ora che hai mandato a gambe all'aria anche l'altra ditta standotene in panciolle a comandare come una gran donna d'affari senza combinare nulla. A te che passi gran parte del tuo tempo in palestra tanto hai i tuoi galoppini che lavorano per te. A te che hai lasciato a casa tutti facendo passare che hai fatto il possibile per i tuoi sottoposti ma purtroppo non c'è stato niente da fare. Ma tu e i tuoi adepti siete sempre lì pagati a far niente. A te che quando mi incontri non solo non mi saluti ma non hai neanche il fegato di guardarmi in faccia.
Grazie M.M. ma non sono interessata a salutarti.  

A voi utenti tutti che arrivate 1 minuto prima o più facilmente 1 minuto dopo la chiusura del servizio dicendo che avete fretta, che vi parte il treno, che dovete scappare in aereoporto o su una nave spaziale, che il bambino vi ha vomitato nelle scarpe, che il cane vi ha cacato sul tappeto e avete necessariamente bisogno di quelle cento fotocopie (non una...cento!), è una questione di vita o di morte se rinunci al pranzo per farmele, ti pago un caffè...
A voi che appoggiate rumorosamente i vostri I-Phone, I-Pad, i vostri Mac sul mio bancone senza chiedere se danno noia e poi vi mettete a chiacchierare dei cazz...i vostri mentre io cerco di lavorare o chiedete dov'è il bagno o il bar come se fossi un portiere.
A voi che parlate al cellulare in mezzo all'ingresso con il vivavoce per non farvi venire il tumore al cervello ma rompete i maroni a tutto i resto dell'umanità e quando vi dicono che non si può urlare in Biblioteca ve ne andate altezzosi e scocciati borbottando che si stava meglio quando si stava peggio. Il tutto dando per scontato che il saluto è un optional.
Grazie U. ma non sono più disposta a salutarvi. E il bagno è nel seminterrato sulla destra.


Tanto so che non lo farò. Di NON salutare, intendo. E' nel mio DNA, mi viene naturale. Neanche me ne accorgo. E so anche che continuerò a rimanere male quando i miei figli saluteranno senza essere ricambiati e continuerò a domandarmi dove hanno sbagliato quei genitori. Quelli di quegli adulti che voltano la faccia pensando di essere superiori, pensando così di segnare il territorio mettendo in chiaro che loro salutano solo coloro che ritengono degni.
So che continuerò a lamentarmi invano ma lasciatemelo dire... il bagno è nel seminterrato sulla destra: andate a cacare!

2 commenti:

  1. Molto carino ,anche se un po' amaro....meno male che in fondo hai ritrovato un po' della tua abituale ironia! Una fans incallita, ma.

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  2. Continua a Salutare Raffa...non fà male, anzi io trovo che cmq sia...."Salutare" :-) un ciao grande (CIAOOO) da me...se ti ricordi di un Lorenzo ex collega di tua mamma che ora ti legge e, soprattutto.....TI SALUTA.

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