Ovvìa. Siamo arrivati alla fine dell’anno scolastico. Non
dovrò più sentire nell’ordine:
Che palle andare a scuola, non serve a
niente, non ho imparato a leggere, io so già contare, non serve che me lo
insegni la maestra e bla bla bla
Com’è andata oggi a scuola?
Bene
E cosa avete fatto?
Niente
Quanto manca alla fine della scuola?
Jacopo, siamo a fine ottobre
Si, ma quanto manca?
Tanto…
Ma se togliamo i sabati e le domeniche?
Non mi comprare più i Ringo per
merenda, che a Tizio non piacciono!
No, i compiti no…li faccio domani!
Ma domani è domenica,
falli oggi che ti togli il pensiero!
Tanto pensiero oggi, pensiero domani…me lo tolgo domani, il pensiero…
Mamma ho dimenticato il diario…telefoni
a Caio e gli chiedi i compiti, se no la maestra mi boccia?
Mamma ricordati che devi portare a
scuola un cartoncino bianco e dei coriandoli!
Per quando bisogna
portarli?
Per ieri…
Cosa hai mangiato oggi?
Una fetta di pane, fa
tutto schifo alla mensa!
Ma io pago 70 € per una
fetta di pane?
La prossima volta che paghi la mensa, porta anche me così glielo dico io
che cucinano da schifo…
La maestra dice che tutti i maschi sono
birbi e solo le femmine sono brave…
E quale maestra l’ha
detto?
La maestra Maria
Grazia
Quella di religione?
No
Quella di ginnastica?
No
Quella di Inglese?
No
Ma allora chi è questa
Maria Grazia?
La supplente della
Stefania.
Ma la Stefania era la supplente
dell’Angela…
Si ma la Stefania è scappata…
Mamma mi compri le matite?
Ma te le ho comprate
la scorsa settimana!
Eh…ma son già finite!
Sono sempre spuntate e mi tocca temperarle…
Guarda mamma, ho tre matite bianche!
Si, ma non hai più il
verde, il rosso e il blu
…eh…perché gli ho scambiati
con Sempronio che mi ha dato i tre bianchi!
Quindi, arrivati alla fine dell'anno scolastico posso parlare a ragion veduta dei pro e dei contro della scuola statale.
Parto con i contro:
- le due maestre (tutte e due Campane) si sono presentate come di ruolo quindi ci hanno tranquillizzato assicurandoci che avrebbero accompagnato i bambini per tutti e cinque gli anni. Una ha raggiunto il marito in Africa prima di Pasqua e l'altra ha chiesto il trasferimento e quindi non si sa se a settembre la rivedremo. Circa le supplenti: una è letteralmente scappata in preda ad una crisi isterica, l'altra è la reincarnazione di un generale SS, in gonnella.
- le maestre sono irreperibili: ti lanciano il bambino all'uscita e se non vieni chiamato, vuol dire che è andato tutto bene e non ci sono problemi di sorta. Se invece la maestra, guardandoti dall'alto in basso ti fa segno di avvicinarti vuol dire che tuo figlio l'ha combinata grossa e tu passerai un brutto quarto d'ora.
- insieme a pochi altri genitori ho fornito rotoli di carta scottex, sapone e fotocopie per l'intera classe per tutto l'anno. Pare che abbia anche foraggiato parte della classe con la merenda di Jacopo, ma non è sicuro. Sicuro è che ho equipaggiato i compagni di banco di mio figlio di matite rosse, blu e verdi. In cambio, però, delle bianche.
- ho comprato 3 grembiuli pensando di lavarne due alla settimana dalle macchie di unto della mensa. Visto che la mensa fa schifo e il bambino sembra mangiare solo pane e yogurt, i grembiuli sono sempre tornati lindi, puliti e più stirati di prima: va da sé che non era necessario comprarne 3.
- Jacopo ha imparato un sacco di parolacce. La comunità impone come rito di passaggio che si deve dire almeno 3 parolacce in una frase abbastanza vicino alla maestra. Quindi se le maestre hanno percepito una frase tipo "...quello str...o di Tizio ha detto figlio di p.....a a Caio! Tu vedessi come l'ha mandato in c...o!!!" non hanno capito male.
- l'uscita da scuola, nonostante si siano presi provvedimenti per facilitare la cosa, è sempre un gran troiaio.
I pro:
- i libri sono gratuiti (offerti dal comune), la mensa è abbastanza economica, la scuola è di fronte a casa quindi le spese, tutto sommato sono sostenibili. Certo se tutti facessero la loro parte sarebbe tutto più semplice, specie per la povera rappresentante di classe, che stressata dall'anno scolastico, ha già detto che abbandonerà l'incarico gettando tutti nel panico e desertificando la riunione del prossimo settembre...
- la scuola è bellissima immersa in un parco con tanto verde, le classi sono colorate e ridipinte da poco, c'è una enorme palestra e tanto spazio a disposizione.
- a parte le maestre, il personale non docente è amoroso e accoglie i bambini tutte le mattine con il sorriso...
- Jacopo si è fatto un sacco di amici nuovi. E io di conseguenza ho conosciuto tanti genitori. Alcuni anche simpatici.
- durante l'anno hanno fatto un sacco di cose carine: uscite, gite, mercatini, lavori di continuità con la materna, feste e le giornate di scuola sono sembrate meno pesanti...
- Jacopo, checché ne dica, ha imparato a leggere, scrivere e contare a tempo record e nonostante i suoi continui brontolii ha dimostrato di essere un bambino socievole, collaborativo ed educato. La scuola gli ha dato degli spunti interessanti che lui ha avuto voglia di approfondire in privato. Da quando è andato in gita, tiene il portafoglio con quei 47 € e 73 centesimi come una reliquia, contando e ricontando i "foglietti". Ora non potrò più prendere "in prestito" i suoi soldini...
- Jacopo è stato abbastanza furbo da dire la frase con le tre parolacce sufficientemente distante dalle maestre perché loro la interpretassero come "Quello stolto di Tizio ha detto figlio di Adriana a Caio! Tu vedessi come l'ha mandato sul mulo!!!". In casa non le dice e quando gliene scappa una fa una faccia talmente buffa e ti chiede subito scusa che a me scappa solo da ridere...
- Jacopo, è stato sempre stato un bambino molto sensibile e buono (a differenza del fratello più dritto e smaliziato) e il vivere in una società di esserini della sua età ha sviluppato in lui il rispetto delle regole di convivenza e sopratutto la distinzione tra il bene e il male, tra le cose che si possono fare e dire e non. Ha imparato anche a rispondere in modo adeguato alle varie situazioni senza necessariamente inciampare in un dirotto di pianto al primo ostacolo. In diverse circostanze, mi sono sentita fiera e orgogliosa di lui e per come aveva gestito il momento.
- circa l'uscita da scuola di cui sopra, io (non riuscendo nel fischio di cui un genitore fa uso e che gli invidio molto) ho adottato un sistema altrettanto infallibile. Sguinzaglio il piccino, che scaltramente si infila in mezzo alle gambe di genitori, nonni e baby sitter, tira la maglia alla maestra di turno e mi porta Jacopo per mano.
Quindi, a conti fatti e scherzi a parte questa prima elementare è stata molto positiva perché vedo giorno dopo giorno che il mio bambino è diventato un piccolo omino: lamentoso,
borbottone, noioso ma è cresciuto. E' cresciuto nel carattere facendosi più forte e deciso (anche se mi piace quando ancora ora mi domanda conferma alle bischerate che dice suo babbo), ha maturato il rispetto per i genitori e gli adulti in generale, ha imparato che anche le "femmine" hanno qualcosa da dare e gioca con loro come con i maschi... A volte rimprovera il fratello di poco meno di due anni più piccolo, facendogli ragionamenti da adulto.
Durante quest'anno il mio bambino ha messo casco, ginocchiere e paragomiti. La strada in salita è appena iniziata, ma Jacopo sembra aver messo la marcia giusta: PROMOSSO!
Bravo Jaco! siamo tutti fieri di te!!!
RispondiEliminaUn grosso bacio a jacopo con le mie congratulazioni!
RispondiElimina70 euro? Grande invidia. Qui a torino 7.50 euro a pasto. E fa schifo.
RispondiEliminaSilvia