sabato 13 giugno 2015

SALUTISTI E ALTRI DRAMMI

Dicevo, allora, che una quindicina di giorni fa siamo stati invitati a cena da amici. L'invito ci arriva via sms e via sms, sapendo che l'amica in questione ha un sacco di pregi ma il saper cucinare NON è tra quelli, le rispondo che IlGrande e IlPiccolo sono famose bocche di scimmia quindi, una semplice pasta col pomodoro andrà benissimo per sfamare le due fauci fameliche fino a colazione. Le scrivo anche che per gli adulti si può ordinare un indiano o prendere una pizza, tanto l'importante è stare insieme. Lei mi risponde Tranquilla, qualcosa inventeremo. Io e mio marito ci guardiamo con occhi tondi e ci passano davanti le polpettine di tacchino e bietola o i tocchettini di pollo Tandoori secchi come le gambe de IlPiccolo mangiate in passato a casa loro. Confermo, dopo aver trattenuto un sforzo di vomito, che io porterò la Zuppa Inglese come dolce. Almeno quello dovrebbe sfamarci fino a casa.

Arriviamo dell'amica verso le 7 PM, un'oretta prima di cena così, dico Se c'è da dare una mano io ci sono! pensando Magari se ci metto le mani io qualcosa di commestibile salta fuori. 
Cosa posso fare? dico Mah...Guarda risponde l'amica dovresti farmi il soffritto per il sugo...Mi puoi tagliare il porro? chiede. Havoglia, te!
Cerca il porro, cerca il porro, il porro non si trova. Mi dai un tagliere e il porro? chiedo È tutto lì sul tavolo! afferma l'amica Ma questa è una cipolla! 
Sì! dice, Cipolla, porro, per me è tutto la stessa cosa! Cazz...iniziamo bene Come la taglio? Fettine o pezzettini piccoli? chiedo.
Come ti pare, come la prepari tu per il soffritto...afferma mentre maneggia tra le mani qualcosa di verde. Mio marito chiede cosa prevede il menù e mentre lei lo descrive lo vedo sbiancare e lo immagino pensare a tutte le possibili alternative che avremmo potuto sfruttare per passare questo sabato sera e alle possibili soluzioni tra i locali in zona per poter cenare dopo essere usciti da quella casa. Purtroppo, però, il Burger King all'angolo non rientra nelle risoluzioni che potrebbe prevedere lui. Lo vedo tornare a spalle basse a giocare coi ragazzi, il cane e quel pezzo di marcantonio del fidanzato di lei.
Torno al mio soffritto e chiedo all'amica l'olio e la padella: È tutto lì sul gas! e mentre piego la bottiglia e la prima goccia d'olio cade nella pentola sento l'amica urlare inquieta Bastaaaaa! Quanto ne metti? Il porro mica deve friggere!!! 
Io la osservo con occhi bovini e la bottiglia dell'olio ancora piegata e dico sottovoce Eh...ma se si chiama soffritto, ci sarà un motivo... 
Lo sai che io sono salutista risponde. 
E con cosa la fai SOFFRIGGERE la cipolla? chiedo curiosa.
Con l'acqua! replica convinta porgendomene un bicchiere. ACQUA. Sì, avete capito bene. Quindi la fai bollire... controbatto Ma sai che il fritto fa malissimo? Specialmente ai bambini! confuta guardandomi dall'alto con occhi basiti lei che figli non ne ha. Decido di stare zitta mentre inizio a versare a filo l'acqua sulle cipolle e su quella minuscola goccia di olio a fuoco spento. Basta? chiedo No, no! Metti pure tutto il bicchiere...
Verso l'acqua, accendo il gas e chiudo il coperchio su quello che, secondo me, è un obbrobrio della cucina salutista e penso a come giustificare il fatto che IlGrande sentirà da lontano l'odore della cipolla e commenterà con il suo solito aplomb Che schifo, non c'è nient'altro da magiare?

Ci sediamo tutti a tavola, siamo in 8, e tra piatti e bicchieri si vedono le prime portate che peraltro saranno anche le uniche. Il menù prevede fettine di melone accompagnate da 6 fette di prosciutto di tacchino Snello Rovagnati, una coppettina con un intruglio tipo Spalmì al Tonno fatto in casa, una coppettina con i Carcioghiotti, un vasetto appena aperto con il patè di olive, fettine di pane integrale, un'insalatiera con l'insalata di riso integrale (da condire ognuno nel proprio piatto) e, rullo di tamburi, il pezzo forte: polpettine di zucchine da condire con il sugo a base di cipolle bollite accompagnate da qualche pezzo di lattuga (da condire ognuno nel piatto).

Le assaggio. Aggiungendo un po' di sale sono commestibili. Almeno le zucchine a me piacciono. Poi, da qualcuno a tavola, arriva la domanda fatale: Cosa ci hai messo dentro le polpettine? Dicci, dicci!
Allora: risponde lei orgogliosa zucchine, farina di farro e seitan!

Mio marito smette di masticare, io rimango con la forchetta alzata e la bocca semi-aperta, chiudo gli occhi e penso Cazzo, cazzo, cazzo. Mi ero ripromessa di morire senza aver mai assaggiato questo cibo del diavolo e invece me l'hanno rifilato a tradimento. 
Faccio un rapido calcolo di quante ne ho mangiate, quanto seitan potevano contenere e quanta Zuppa Inglese avrei dovuto ingurgitare per imbrogliare il mio stomaco. 
IlGrande mangia un piatto di gnocchi ingurgitandoli in 5 minuti probabilmente distratto dal cane mentre IlPiccolo dopo essersi infilato in bocca 5 fette di melone intere, chiede qualcosa di dolce. L'amica gli propone i cereali avendo solo quelli per colazione e lui annuisce. Lei gli presenta una scatola di crusca d'Avena, lui pesca dalla scatola, mette in bocca e mastica perplesso. Ti piace? IlPiccolo annuisce poi dice Vado a fare pipì probabilmente per andare a sputare con educazione e dignità, il bolo conigliesco. IlGrande, invece, pensa bene di buttarsi sulla mia Zuppa Inglese fottendosene del fatto che contenga Rum e Alchermes e noi lo lasciamo fare. Quello che non ammazza, ingrassa. 

Decidiamo di lasciare a dormire i ragazzi, innamorati del canino, dagli amici e abbandoniamo l'alloggio subito dopo aver bloccato in tempo IlPiccolo prima che assaggiasse uno dei biscotti del cane esclamando col sacchetto in mano Ma profumano di vaniglia...perché non li posso mangiare?

Certo per recuperare una cena così, questioniamo io e mio marito in macchina, c'è da fare: bisogna cercare tra le sagre qualcosa di veramente eccellente...Arriviamo a definire il podio delle feste correnti: al terzo posto la Sagra del fritto, al secondo quella del Cinghiale e del Porcino e al primo, vincitrice indefessa rimane la Sagra del Locio. Domani si cena lì, sperando che riesca a cancellare definitivamente la cena salutista.

A letto rifletto su cosa potranno mai ingerire i mie due per colazione e mentre mi si chiudono gli occhi penso soddisfatta che questa cena qualche risvolto positivo l'ha avuto: la prossima volta che IlGrande mi dirà Che palline! Cucini sempre le stesse cose! Sono stufo! saprò con che menù minacciarlo.
E sogno un bel piatto di lardo di cinta intinto nello strutto.